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ESTRATTO DAL SITO FSA (Fondazione salute animale) a cura del Dott. Aldo Vezzoni
Cos’è e come si esegue la diagnosi precoce della displasia dell’anca?
La displasia non è presente quando il cane nasce perché l’articolazione si conforma in modo anomalo durante il periodo della crescita. Mentre l’assenza della displasia può essere accertata con certezza solo dopo il completamento dello sviluppo scheletrico (un anno per la maggior parte delle razze e un anno e mezzo per quelle di taglia gigante), la presenza della displasia o dei segni che mostrano lo sviluppo della malattia stessa possono essere accertati già durante la crescita del cane. La displasia dell’anca può essere pertanto diagnosticata già nei primi mesi di vita del cane. Attorno ai tre mesi e mezzo appaiono le prime alterazioni articolari che consentono al medico veterinario di stabilire con una buona accuratezza l’eventuale tendenza del cucciolo a sviluppare una condizione patologica dell’anca. Nelle forme ancor più gravi, dove le teste femorali appaiono completamente lussate, la diagnosi può essere eseguita ancor prima. Frequentemente i cani non vengono controllati precocemente solo perché figli di genitori non colpiti da displasia o perché non manifestano nessuna sintomatologia evidente. Molto raramente il cucciolo all’età di 3-4 mesi manifesta dei sintomi clinici riferibili a displasia, anche se gravemente affetto, sia per il peso corporeo ancora ridotto, sia per la capacità della cartilagine articolare di sopportare gli insulti iniziali. Il fatto di discendere da genitori sani non garantisce al cucciolo di esserlo a sua volta, per la complessità della trasmissione poligenetica. Tutti i cuccioli appartenenti ad una razza a rischio, quindi, andrebbero controllati molto precocemente in modo da poter verificare un’eventuale loro tendenza alla displasia dell’anca e provvedere a limitarne lo sviluppo. Le razze a maggior rischio di displasia dell’anca sono quelle di taglia grande e gigante tra le quali segnaliamo, per incidenza e per diffusione della razza nel nostro paese, il Pastore Tedesco, i Retrievers, il Rottweiler, il Dogue de Bordeaux, il Cane Corso, il Boxer e in generale tutti i molossoidi e le razze giganti.
La valutazione precoce dell’articolazione coxofemorale consiste in un esame ortopedico dettagliato, comprendente una valutazione clinica mediante palpazione dell’anca e uno screening radiografico statico e dinamico (Radiografie preventive) finalizzati ad individuare, già in tenera età, i segni iniziali della malattia. Per eseguire la valutazione è sufficiente una leggera sedazione che impedisca al cucciolo di opporre resistenza alle manualità dell’operatore.
Perché effettuare una diagnosi precoce?
La displasia dell’anca è una patologia molto seria, in grado di compromettere anche gravemente la qualità della vita del cane e le sue prestazioni fisiche. Una diagnosi più precoce possibile consente al medico veterinario di intercettare la malattia ai suoi esordi e di mettere in atto le misure necessarie per limitare il più possibile il suo sviluppo. L’età di tre mesi e mezzo è l’epoca più precoce in cui oggi si possono rilevare con sicurezza i primi segni di displasia eccezion fatta per i casi di grave lussazione congenita in cui la diagnosi può essere eseguita ancor prima. Sulla base di un’attenta correlazione dei dati raccolti è così possibile formulare una prognosi riguardante la forma di displasia che il cucciolo potrà sviluppare nel corso della crescita e da adulto. In funzione della gravità delle alterazioni riscontrate nel cucciolo saranno poi consigliati i rimedi più opportuni. Nei casi più lievi si potrà intervenire solo sulla gestione del cucciolo durante la crescita, attraverso il controllo dell’alimentazione e opportune norme di comportamento. Nei casi più significativi si potranno consigliare degli interventi chirurgici correttivi che, se effettuati a questa giovane età, risulteranno minimamente invasivi per il cucciolo rispetto a quelli necessari in età più avanzata, mentre nei casi più gravi saranno indicati interventi più complessi. Evidenziando la malattia nella sua fase precoce, quando la cartilagine articolare non ha ancora subito alterazioni gravi, è così possibile modificare lo sviluppo dell’articolazione dell’anca in modo da evitare la progressione dei danni alla cartilagine e la degenerazione articolare che ne consegue.
Le Patologie genetiche più frequenti.
Le patologie genetiche che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico del cane, sono la displasia dell’anca (HD), la displasia del gomito (ED), l’osteocondrite dissecante (OCD), la spondilosi deformante (SP) (collegamento a Patologie > Spondilosi deformante) e la lussazione della rotula.
Tutte queste patologie cominciano in modo subdolo e non necessariamente sintomatico ma portano inevitabilmente a degenerazione articolare con conseguente sviluppo di Osteoartrosi.
Quali cani devono essere sottoposti a diagnosi precoce ed a quale età?
Tutti i cani che da adulti svilupperanno un peso di almeno 15-20 kg, sia di razza che meticci sono soggetti alle patologie ortopediche genetiche e quindi devono essere soggetti al controllo precoce. I meticci essendo figli di cani di razza (anche se magari non è sempre facile individuarne gli ascendenti!) sono portatori delle stesse malattie dei cani di razza.
Tale esame va eseguito verso il 4° mese di vita quando i meccanismi degenerativi sono al loro esordio ed è possibile intercettare la malattia e curarla prima che insorgano i segni clinici ed i danni articolari.
Purtroppo in questa prima fase della vita, la malattia articolare è spesso sottovalutata, perché i proprietari e talvolta anche i medici, pensano che i cani in crescita siano fondamentalmente sani mentre è proprio in questa fase che insorgono i meccanismi che portano inesorabilmente all’osteoartrosi.
Anche il mio cane che non zoppica deve fare le radiografie preventive?
Uno studio retrospettivo su 15.742 cani di 4 razze (Golden e Labrador retriever, Pastore tedesco, Rottweiler) condotto dal Professor Smith dell’Università del North Carolina riporta che: “Meno del 5% dei cuccioli con evidenza radiografica da adulto di osteoartrosi secondaria a displasia dell’anca, manifesta importanti segni clinici come dolore, zoppia e anormalità nell’andatura”.
La sintomatologia nel cucciolo può essere assente o scarsa e comunque intermittente, a causa della fisiologica lassità articolare. Ecco perchè quando un cucciolo zoppica per più di un giorno, un approccio “aspettiamo e vediamo” è raramente una buona idea.
Sono proprio i cuccioli che non zoppicano ma che hanno segni radiografici precoci e positività ai tests clinici, i candidati ideali per la terapia chirurgica preventiva, perchè non hanno ancora sviluppato danni articolari gravi, e quindi sintomatologia dolorifica.
Mentre la lussazione della rotula viene diagnosticata sulla base di un semplice esame clinico, per le altre malattie è necessario effettuare, oltre ad un attento esame clinico, un esteso esame radiografico.
L’esame clinico comincia sul cane sveglio e prevede lo studio della deambulazione, una attenta visita di tutto l’apparato muscolo-scheletrico e l’esecuzione di tests specifici per le singole patologie.
Una volta effettuata una leggera sedazione, il cane viene completamente rivisitato (per rivalutare tutto a muscolatura rilassata) e successivamente sottoposto all’esame radiografico.
Perché le articolazioni da esplorare sono tante (Anche, gomiti, spalle) e perché è importante che ogni distretto venga studiato attraverso diverse proiezioni radiografiche che permettano di vedere le singole articolazioni da diverse angolazioni.
Entrando nello specifico, lo studio dell’anca prevede 4 diverse proiezioni:
Lo studio del gomito prevede 2 proiezioni per ogni gomito:
Lo studio della spalla prevede 1 radiografia medio-laterale per ogni spalla.
Lo studio della Spondilosi deformante (nella sola razza Boxer e nei meticci di tale razza) prevede radiografie di tutta la colonna vertebrale.
Quindi non una sola radiografia ma uno studio radiografico completo per vedere tutti i diversi aspetti delle articolazioni.
Fonte: www.micheledamato.it