Piometra nella cagna: cause sintomi e terapia
Parliamo di piometra nel cane, andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia sia della piometra chiusa che della piometra aperta. Si tratta di una patologia molto diffusa fra le nostre cagnoline e se non trattata, porta a morte il cane.
Che cos’è la piometra? Si tratta in definitiva di un accumulo di pus all’interno dell’utero, immaginate di avere una specie di gigantesco ascesso nell’addome. La distinzione si fa fra piometra aperta e piometra chiusa: nel primo caso la cervice uterina è aperta e quindi il pus misto a siero scola all’esterno, rendendo la piometra di più facile diagnosi e causando sintomi leggermente inferiori. Nel secondo caso la cervice uterina è chiusa, tutto il pus rimane all’interno e la sintomatologia è più grave e violenta, in quanto le tossine batteriche provocano setticemia e possono causare una concomitante insufficienza renale e, nei casi molto gravi, anche una CID.
Ma perché alle cagne non sterilizzate viene la piometra? Tutto dipende dalla peculiarità del ciclo riproduttivo della cagna. Quando la cagnolina va in calore, ad un certo punto la cervice uterina si apre per permettere l’eventuale ingresso degli spermatozoi: solo che in questo modo possono entrare anche i batteri, normalmente presenti nella vagina. Alla fine del ciclo la cervice si chiude e i batteri rimangono intrappolati all’interno dell’utero.
A questo punto, se i batteri sono molto aggressivi o se la cagnolina ha un calo delle difese immunitarie, ecco che i batteri colonizzano la mucosa uterina e cominciano a produrre pus che si accumula all’interno dell’organo.
Ci sono poi dei fattori predisponenti allo sviluppo di una piometra:
- presenza di cisti ovariche che provocano alterazioni del calore
- presenza di iperplasia endometriale cistica (in pratica l’interno dell’utero si riempie di cisti)
- somministrazione di farmaci per bloccare il calore o per l’interruzione di gravidanza (ecco spiegato perché la maggior parte dei veterinari si rifiuta di fare questi farmaci, perché sa benissimo che sta facendo un farmaco dannoso per il cane e che nel giro di qualche mese dovrà operare d’urgenza la cagna)
L’utero può inoltre riempirsi di un liquido cistico trasparente, si parla di idrometra ed è l’anticamera della piometra o anche di sangue.
Come anticipavamo, i sintomi della piometra sono più severi se la piometra è chiusa. Inoltre è più difficile anche per un proprietario accorgersi di una piometra chiusa: mentre chiunque con una piometra aperta può intuire che vedere uscire sangue e pus dalla vulva del proprio cane non è normale, quando tutto rimane all’interno non sempre il cane viene portato tempestivamente dal veterinario perché si sottovalutano i sintomi o li si attribuiscono ad altro.
I sintomi della piometra sono:
- scolo vulvare purulento, maleodorante, più o meno striato di sangue
- polidipsia/poliuria
- inappetenza a diversi gradi
- abbattimento
- letargia
- vomito
- diarrea
- febbre (solo nel 20% dei casi)
- zoppia
- ipotermia
- setticemia
- insufficienza renale
- shock
- stato comatoso
Se la piometra viene trascurata, il rischio è che si sviluppi una concomitante insufficienza renale e una endotossiemia tale da portare a morte il cane. Per quanto riguarda la diagnosi, nel caso di piometra aperta è abbastanza agevole, mentre con la piometra chiusa richiede un po’ più di attenzione. Innanzitutto i sintomi, poi se si effettua un esame del sangue ci si accorge della leucocitosi neutrofilica. Poi con un’ecografia si ha la conferma, si vede l’utero ingrandito, a volte occupa tutto l’addome. Si può anche effettuare un tampone dallo scolo vulvare.
La terapia per la piometra è una sola: la chirurgia. L’utero pieno di pus va rimosso subito. Un professore sosteneva che il momento giusto per operare la piometra è ieri, a significare che quando la scopri è potenzialmente già troppo tardi e che tergiversare non serve a nulla, aumentano solo i rischi di setticemia, insufficienza renale e CID. Starà al vostro veterinario stabilizzare il cane in modo che sia in grado di sopportare l’intervento, ma questo non significa operarlo dopo settimane, si parla di ore o al massimo di giorni, dipende da come sta il cane.
La terapia chirurgica prevede asportazione di ovaie e utero infetto, seguito poi da adeguata terapia antibiotica (guai a sospenderla o a dimezzare di testa propria le dosi) e fluido terapia per sostenere i reni. Lo so che sembra una terapia aggressiva, ma è l’unico modo per salvare la cagna. Troppe volte i proprietari tentennano, hanno paura, non vogliono fare l’anestesia, sono preoccupati e si finisce con l’operare in ritardo, diminuendo drasticamente le possibilità di successo.
Leggende metropolitane e false credenze
Ci sono alcune false credenze e leggende metropolitane sulla piometra della cagna, tutte assolutamente false, ma molti proprietari ci credono ancora, interferendo in questo modo con i tentativi di salvare la vita del loro cane:
- nella cagna non si può fare il raschiamento: molti proprietari, quando gli viene detto che la cagna deve essere operata, richiedono immediatamente un raschiamento come si fa nelle donne. Prima di tutto, se fosse possibile sarebbe stata la prima opzione fornita. Ma a parte questa ovvia considerazione, non è possibile fare il raschiamento nei cani perché l’utero è troppo piccolo e conformato in maniera diversa
- se c’è del pus, magari con una terapia antibiotica passa: no, non funziona così. Anche con i più potenti antibiotici, non si riesce ad eliminare del tutto i batteri dall’utero, a causa della sua conformazione. Ovviamente se dai dell’antibiotico a una cagna con piometra allevi i sintomi, i proprietari credono che basti darglielo abbastanza a lungo per farle guarire, ma quello che succede è che ben che vada si tengono i sintomi sotto controllo finché gli si somministra l’antibiotico, ma appena sospendi la situazione precipita e intanto hai perso tempo prezioso
- se la cagna si accoppia almeno una volta, non le viene la piometra: falso, la piometra viene sia a cagne che si sono accoppiate sia a cagne che non l’hanno fatto, a qualsiasi età e di qualsiasi razza stiamo parlando